La Nostra Europa

Ho deciso di candidarmi perché l’Europa è importante, e solo in Europa possiamo portare avanti le istanze che ho sostenuto da sempre, sin da quando ancora minorenne attaccavo manifesti con lo slogan “lontani da Roma, più vicini all’Europa”.

Solo in Europa innanzitutto possiamo difendere il potere d’acquisto di chi lavora e sostenere le aziende del Nord – manifatturiere, tessili, alimentari, ma anche l’agricoltura – che rappresentano la spina dorsale della nostra economia.

“L’Europa deve recuperare e confermare la sua radice industriale, agricola e manifatturiera” sono le parole di Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo, parole in cui mi ritrovo.

Solo riaffermando la forza economica delle nostre imprese possiamo recuperare potere d’acquisto per tutti i nostri lavoratori, i professionisti, le partite IVA. Per chiunque insomma lavora e si impegna, ma che negli ultimi dieci anni ha visto diminuire la propria capacità di spesa (in Italia, -2% contro il +11% della Germania) anche a causa di una debolezza dei parlamentari italiani, mentre invece i tedeschi del PPE coordinati dalla Merkel sono stati efficaci.

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Prova ne è che il reddito medio in Italia è di 1.500 euro, mentre in Germania è di 2.400 euro al mese, una differenza dovuta anche a una diversa capacità politica delle classi dirigenti: al Parlamento Europeo occorre mandare persone con esperienza e che si collochino nel più importante partito europeo, in modo tale da poter incidere sui nostri problemi.

Perché tutti i principali temi della nostra modernità possono trovare soluzioni solo a livello europeo: immigrazione, sicurezza, tassi di interesse, politica commerciale e soprattutto ambiente, l’Unione deve cambiare passo ed essere gestita con maggior pragmatismo e concretezza.

E anche per quelle infrastrutture – a partire dal sistema aeroportuale del nord, per arrivare alle linee ferroviarie, alle autostrade e alla pedemontana – che devono trovare il supporto anche finanziario dell’Europa, in quanto linee portanti del sistema logistico continentale.

Per questi motivi ho deciso di candidarmi nel Partito Popolare Europeo, accettando con orgoglio e determinazione la proposta lusinghiera di entrare come indipendente nella lista Forza Italia - PPE, nella convinzione che la mia esperienza politica, istituzionale e lavorativa possa essere messa a disposizione dei nostri territori.

E con l’obiettivo di realizzare quell’assetto federale che rappresenta da sempre il mio sogno e che può essere la chiave di volta per la soluzione di molti problemi: in Europa un governo dei Popoli che governi la moneta e non sia dominato dalla finanza, e nel nostro Paese un federalismo che renda ogni territorio libero dal giogo soffocante delle burocrazie.